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Pe tutte ci steà . . . améure  (Poesie dialettali)                            Non ordinabile

 

Sendemiénde de chéure  (Poesie dialettali)                                 € 5

 

Le ndòcce di Agnone – I fuochi della Vigilia di Natale             Non ordinabile

 

Le feste di Agnone (Culti, riti e tradizioni)                                 Non ordinabile

 

Vocabolario del dialetto di Agnone                                             € 25

 

Riti e feste del fuoco. Falò e torce cerimoniali in Molise         Non ordinabile

 

Tradizioni popolari di Agnone. Folklore di Agnone                 € 10

 

Poeti dialettali di Agnone                                                             € 20

 

 

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Poeti dialettali di Agnone

 

Poeti dialettali di Agnone dagli inizi del ‘900 ad oggi  (13 poeti, 136 poesie con traduzione, 2 CD audio allegati)

 

I protagonisti della pubblicazione sono tredici poeti dialettali: Giuseppe Delli Quadri, Donato Amicarelli, Camillo Carlomagno, Felice Di Rienzo, Valentino Nero, Sergio E. Labanca, Felice Pannunzio, Michele Di Ciero, Ugo D’onofrio, Giuseppe Merola, Franco Porrone, Antonino Patriarca e Domenico Meo.

La selezione, fra circa settecento composizioni di cui più di un terzo inedite, è stata lungamente meditata per numero e qualità. Per facilitare la comprensione dei testi e non ridurne la fruizione ad una zona troppo circoscritta, si è prestata particolare attenzione alla trascrizione del dialetto, indicando segni grafici e fonetici abbastanza fedeli e uguali per tutti i poeti senza modificare i contenuti originali.

Possiamo osservare che al presente si riduce sempre di più il numero di coloro che parlano il dialetto e a farne uso sono le persone più anziane; quel che resta di un patrimonio tanto prezioso si conserva soprattutto nei paesi. Per una serie di motivazioni, spesso errate, esso è stato quasi sempre considerato esclusivamente come la lingua del popolo; a ciò si aggiunga lo scarso interesse di ragazzi e giovani, che scaturisce dagli atteggiamenti di preclusione delle famiglie e dall'indifferenza della scuola. Se ne può dedurre che «Non ci sono dunque ragioni funzionali per abbandonare il dialetto mentre ci sono ragioni culturali e d'identità, al contrario, per mantenerlo. Ä– una sfida che vale la pena di raccogliere».

Nel piccolo l'abbiamo raccolta e ora speriamo che il nostro contributo possa stimolare gli animi che il più delle volte sono assopiti, rinunciando alla sfida. Deve far riflettere che i poeti più giovani fra quelli menzionati hanno superato i cinquant'anni! Oggi ogni idioma vero andrebbe salvaguardato con fermezza dall'arrembante omologazione del tutto.

Il libro di formato A5 è di 336 pagine. La presentazione è stata curata dal critico letterario Nicola Fiorentino. In copertina, cartonata plastificata lucida, si può ammirare il dipinto di Pasquale Verdone Red horizontal, 2004.

Al volume sono allegati due CD-Audio registrati e ottimizzati dalla Viscion Studio di Giuseppe Viscione. Le poesie sono declamate da Saverio La Gamba (Amicarelli, Carlomagno, Labanca), Antonino Patriarca (Delli Quadri, Di Rienzo, Patriarca), Domenico Meo (Nero, Pannunzio, Di Ciero, Meo), Ugo D'onofrio (D'onofrio), Giuseppe Merola (Merola) e Nicole Massanisso (Porrone).

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